martedì 3 giugno 2014

OPEN-ROAD “Terre di Lambrusco”

DEI 4 PASSI DELL’APPENNINO
(Passo Cerreto, Passo Lagastrello, Passo di Sparavalle, Passo della Caprettana)


Racconto l'esperienza di una "randonnee" a squadre con partenza alla francese con le parole di un amico che inquadra perfettamente la giornata del 1° Giugno 2014.

"Era iniziato tutto bene con quella bella voglia di avventura da fare assieme come se assieme tutto può essere più facile da affrontare.
Tutto bene fin sulla linea di partenza, pronti, via come un plotone si parte.
Subito le indicazioni non si trovano, gli sbandieratori sono ancora a letto o erano li solo per far ombra, sbagliamo il percorso e lo allunghiamo di 5 km, perdendo tempo prezioso.
Rientriamo sul percorso ed il morale si impenna, le cazzate girano ad altezza d'uomo.
Si va in bagno, si mangia, si sale, si suda ed arriva anche il Lagastrello, praticamente praticamente tutto mantovano, sembra un aperitivo sotto i portici.
La discesa è da vera paura, sembra un videogioco, la strada contro te, salti, curve sterrate, buche, velocità.
C'è anche lo spazio per divertirsi con pieghe e frenate al limite.
Ma arriva l'arlia, dietro l'angolo ecco cosa c'è, uno del gruppo rompe la catena e vola a terra, salta solo la pelle, poteva andare molto peggio. Fuori uno, il carro scopa lo recupera.
Un, altro membro del gruppo nel frattempo va in guerra con il freno ed il copertoncino, non si sa ancora quante volte abbia forato, fatto stà che fuori anche il copertoncino. Fuori due, il carro scopa si stà riempendo. Un altra bucatura ma senza conseguenze ripartiamo subito.
Arrivano i 23 km del Cerreto e recuperiamo uno del team che riesce a montare una ruota d'emergenza. La strada scorre non tanto velocemente, la fatica si fa sentire come i crampi per qualcuno. La strada sembra un toboga, va su e continua ad andare su e poco giù.
A pecorile a 10 km dalla fine una imponente scia d'olio porta via la ruota anteriore di Roberto che nel tornante cade pesantementesul fianco sx, la spalla è subito il problema maggiore.
Pur dolorante Roberto non perde il suo spirito, un signore si ferma e lo porta ad Albinea.
Il nostro morale è ormai perduto. Partire in 18 e tornare in 16 al traguardo non ci rende felici."

"Tutto sommato arrivate buone notizie da Roberto niente di rotto, tanto riposo e presto di nuovo in sella con noi."

La giornata è proseguita con il ricco pasta party e il premio per 5° e 6° posto squadre, ottimo risultato dopo tutto quello che è successo, l'aria di festa è stata oscurata dalla disavventura che ci ha visti protagonisti.



Per 200 km e 4100 D+ abbiamo condiviso fatica, dolori, sorrisi e il senso di solidarietà e di amicizia che solo questo sport sà dare. 
Resterà per sempre un bellissimo ricordo di una giornata passata con della "Bella Giente"

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